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La birra fa bene alla salute

La birra, come il vino, è una bevanda antichissima, la cui nascita riporta a terre antiche quali la Mesopotamia e l’Egitto: allora la sua fermentazione era naturale e non controllata come accade oggi; i suoi ingredienti principali sono acqua, malto, luppolo e lievito e può essere prodotta a partire da qualsiasi tipo di cereale, in primis l’orzo.

Eletta a regina delle bevande più consumate nei weekend e nei pasti fuori casa, la birra è tuttavia ancora poco conosciuta per le sue proprietà benefiche.

Secondo uno studio condotto da ricercatori tedeschi la birra, consumata in quantità modiche ma regolari, avrebbe un’importante valenza antinfiammatoria.

Stando ai dati emersi dalla ricerca, infatti, nei consumatori di birra sarebbe minore la concentrazione di proteine infiammatorie causanti l’insorgere di problemi cardiaci.

Le proteine in questione sono la C-reattiva (CRP) e il fibrinogeno: la prima promuove l’azione infiammatoria, mentre la seconda contribuisce alla creazione di coaguli.

L’aumento, anche lieve, dei livelli di queste proteine, potrebbe provocare l’indurimento delle pareti arteriose, la formazione di coaguli e il conseguente rischio d’infarto.

L’interessante esperimento è stato condotto su un gruppo di adulti sottoposti,a periodi alternati, ad astinenza e assunzione di birra: nei soggetti è stato constatato un incremento del “colesterolo buono” (HDL), mentre non si è avuto un significativo aumento dei trigliceridi, grassi responsabili di malattie cardiovascolari.

La birra è ricca di luppolo e magnesio: berla con moderatezza aiuta a combattere la formazione di calcoli renali e biliari e riduce i rischi ulcera gastrica ed osteoporosi.

In base ai dati riportati sull’American Journal of Clinical Nutrition, un contenuto consumo di alcool è associato, nei soggetti over 60 sottoposti al test, ad una maggiore densità minerale ossea (BMD): in particolare si è notato che la corrispondenza è più forte tra elevato BMD ed bevitori di birra e di vino, mentre l’associazione tra BMD e bevitori di liquori è minima.

Liquori “inutili” e bevande gassate infatti, secondo una ricerca di pochi anni fa, causerebbero proprio la diminuzione della densità ossea, in particolar modo nelle donne anziane.

La birra, quindi, rafforza le ossa se consumata con moderazione, mentre in caso di abuso, al contrario, le indebolisce.

Importante è anche l’effetto antiossidante della birra che, grazie ai polifenoli, previene l’invecchiamento della pelle e combatte i radicali liberi.

Secondo uno studio condotto dalla Beer Academy, inoltre, la birra non è ipercalorica:

dalla ricerca emerge che, a parità di quantità, una birra di media gradazione contiene le stesse calorie di un succo di frutta.

L’apporto calorico dipende dal tipo di birra, nonché ovviamente dalle quantità che se ne consumano: in media possiamo affermare che a 100g di birra leggera corrispondono 28kcal, a 100g di birra normale 48kcal, mentre bevendo 100g di birra pesante ingeriremo circa 60kcal.

La birra, dunque, non solo è la meno calorica tra le bevande alcoliche, ma risulta essere meno “pesante” anche di alcune bevande analcoliche: per beneficiare di tutte le sue proprietà è indispensabile, però, non superare l’assunzione della dose giornaliera consigliata (1-2 bicchieri al dì) evitandone sempre l’abuso.

(Valentina Focaccia)

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