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La solidarietà del Sappe agli agenti del carcere di Matera dopo l’aggressione subìta

Resta alta la tensione nelle carceri della Basilicata, nella Casa circondariale di Matera in particolare, e, ancora una volta, agenti di Polizia Penitenziaria restano contusi. “E’ uno stillicidio continuo il ripetersi di eventi critici contro il personale di Polizia Penitenziaria in servizio”, denuncia Saverio Brienza, segretario del SAPPE Basilicata.

Il Sappe augura una pronta guarigione ai poliziotti feriti dopo l’aggressione di alcuni detenuti nel carcere di Matera e auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno. Io credo che la Polizia Penitenziaria di Matera e della Lucania tutta, che ha pure dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Per il leader nazionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, “la situazione penitenziaria, regionale e nazionale, è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

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